TRAMA
Montag fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case dei sovversivi che conservano libri e li bruciano. Così vuole fa legge. Montag però non è felice della sua esistenza alienata, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è indifferente e un lavoro di routine. Finché, dall'incontro con una ragazza sconosciuta, inizia per lui la scoperta di un sentimento e di una vita diversa, un mondo di luce non ancora offuscato dalle tenebre della imperante società tecnologica
"Ecco perché un libro è un fucile carico, nella casa del tuo vicino. Diamolo alle fiamme! Rendiamo inutile l’arma. Castriamo la mente dell’uomo.”
RECENSIONE
In questa distopica società sì. I libri sono fuori legge, è proibito possederne uno, è proibito leggere e farsi domande. Le persone fanno ciò che la televisione gli dice di fare e questa gli dona conoscenza e intrattenimento, quanto basta per saturare la loro testa di informazioni e farli sentire esseri intellettuamente attivi. Un pensiero nuovo e non condiviso potrebbe creare incertezze sulla propria esistenza e mettere in dubbio le strane, ma necessarie, pratiche che fa compiere il governo.
I pompieri, ad esempio, non spengono gli incendi, ma li appiccano. Senza esitare incendiano libri, case che contengono libri e puniscono tutti coloro che ne posseggono uno.
Lo scopo è quello di uccidere l'individualità delle persone, creando solo masse obbedienti, manipolando la loro intera esistenza.
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